“Risveglio del Mycoplasma pneumoniae: Cresce il Numero di Polmoniti nei Bambini in Francia Dopo l’Ondata in Cina”
Le consultazioni mediche legate a un’inaspettata crescita del 36% dei casi di infezione respiratoria tra i bambini sotto i 15 anni hanno sollevato preoccupazioni in Francia. Tuttavia, al centro dell’aumento non si trova un virus, bensì il ritorno di un batterio precedentemente scomparso durante la pandemia: il Mycoplasma pneumoniae.
A seguito dei segnalati casi in Cina, le polmoniti infantili stanno emergendo come una problematica anche in Vietnam e in Francia, dove le consultazioni sono cresciute significativamente tra gli under 15. La causa principale di questa tendenza è l’inaspettato ritorno del Mycoplasma pneumoniae, identificato anche come responsabile, almeno in parte, dell’incremento delle malattie respiratorie in Cina.
Il ritorno di questo patogeno noto è stato rilevato a livello globale dal mese di aprile, con un aumento della sua circolazione sia in Asia che in Europa. Tuttavia, gli esperti rassicurano che la situazione non è paragonabile al Covid, ma piuttosto rappresenta la ricomparsa di un agente patogeno precedentemente noto.
La preoccupazione principale riguarda la diminuzione dell’immunità verso il Mycoplasma pneumoniae, poiché il batterio non circola in modo epidemico da oltre 10 anni. Gli infettivologi esprimono inoltre apprensione riguardo ai rischi legati all’antibiotico-resistenza, poiché questi farmaci sono comunemente impiegati nel trattamento di questa forma di polmonite.
Nonostante l’attuale situazione non debba essere considerata un’emergenza, gli esperti sottolineano la necessità di monitorare attentamente la situazione. Alcuni infettivologi evidenziano la necessità di approfondire la causa di questo aumento delle polmoniti, verificando se sia dovuto al Mycoplasma pneumoniae o alla combinazione di più virus respiratori.
L’incontro del 23 novembre tra l’OMS e i funzionari sanitari cinesi ha contribuito a dissipare le preoccupazioni di un possibile ritorno del Covid. Tuttavia, è emerso il concetto di un “gap immunitario” post-pandemia, indicando una significativa riduzione della circolazione di altri virus e batteri. Ciò ha creato una coorte di bambini con difese immunologiche ridotte, predisponendoli a epidemie di influenza, RSV e altri virus respiratori.
Mentre l’attenzione si concentra sulla crescita delle infezioni respiratorie tra i bambini, gli esperti avvertono che il SARS-CoV-2 non è scomparso, registrando un aumento del 32% nei ricoveri in Italia in una sola settimana, secondo gli ultimi dati ospedalieri.